Rischio Trombotico

Il sangue deve scorrere liquido e deve diventare denso (quindi coagulare) solo quando c’è bisogno. In determinate condizioni, questo flusso continuo può essere ostacolato, avvenendo in modo inappropriato o eccessivo, scatenato da un’infiammazione, dal contatto con l’aria o dal contatto con sostanze liberate da una ferita, si forma un trombo.

Il trombo può ostruire il lume interno del vaso sanguigno e rallentare la circolazione; per questo, la vena colpita da tromboflebite può diventare edematosa, irritata e dura alla palpazione.

Qualora a questo fenomeno si vadano ad aggiungere alterazioni delle vene (ad esempio in conseguenza di pregresse infiammazioni, lesioni o depositi), aumenta il rischio che si creino dei coaguli di piastrine (trombociti) con la formazione di grumi sulla parete interna della vena. Le trombosi venose possono anche essere causate da disturbi della coagulazione del sangue. La presenza concomitante di tutti e tre i fattori, vale a dire rallentamento del flusso sanguigno, alterazioni delle pareti venose e disturbi della coagulazione-aumenta il rischio di insorgenza di una trombosi.

Può formarsi in una vena o in un’arteria e può chiuderne un ramo importante fino a causare dei sintomi, che dipendono dall’organo colpito. Il trombo impedisce l’arrivo dell’ossigeno e delle sostanze nutritive e l’organo che da quel vaso riceveva nutrimento soffre. È così che si forma l’infarto del miocardio, che conosciamo come infarto ma è causato da una trombosi coronarica, o l’ictus cerebrale o l’embolia polmonare.

Le trombosi sono la causa principale delle malattie cardiovascolari.

lo sapevi che...

Benché raramente, la trombosi può addirittura verificarsi in un soggetto sano che sta seduto per lungo tempo, per esempio durante lunghi viaggi in automobile o in aereo e che i soggetti con trombosi venosa profonda possono fare tutta l’attività fisica che vogliono.

L’attività fisica non aumenta il rischio di rottura di un coagulo ematico e di embolia polmonare.

40%

Della popolazione dopo i 50 anni soffre d'Insufficienza venosa

36%

Morte per malattie cardiovascolari

54%

Decessi per trombosi nelle donne in menopausa

La trombosi rappresenta la complicanza più temuta della insufficienza venosa degli arti inferiori. Le donne sono più a rischio degli uomini, specie in età peri-menopausale. L'insufficienza venosa interessa il 40% della popolazione oltre i cinquant'anni di età con un rapporto uomo/donna 1 a 3.

I segni e i sintomi spesso associati ad una trombosi comprendono:

  • Dolore lungo il decorso della vena 
  • Tumefazione locale (edema)
  • Gonfiore dell'arto interessato
  • Calore e indolenzimento lungo la vena coinvolta
  • Inibizione della funzionalità dell'area colpita

Attraverso la diagnosi clinica e strumentale la trombosi colpisce le vene del circolo superficiale, manifestandosi con un arrossamento e gonfiore cutanei, associati ad edema localizzato e dolore. Alla palpazione clinica, la vena può essere rilevata, in quanto assume caratteristiche simili ad un cordone duro, lineare e dolente alla palpazione.

La diagnosi clinica utile per inizio terapia va corredata con Ecocolordoppler il più efficace screening vascolare. L'estensione della condizione alle vene profonde, può comportare una Trombosi Venosa Profonda (TVP).

Cosa Fare?

Se si sospetta una trombosi è necessario reagire rapidamente. Le persone colpite dovrebbero immediatamente consultare un medico o recarsi all’ospedale per un accertamento. Le ecografie aiuteranno lo specialista a formulare la diagnosi corretta. Questo tipo di esami non è doloroso né pericoloso.

Nessuno è immune dalla trombosi, ma si può ridurre notevolmente il rischio di ammalarsi adottando determinate regole di comportamento. Fa bene ad esempio praticare sport di resistenza come nuoto, walking, jogging o ciclismo, ma anche optare per la danza. Questi sport rivitalizzano la pompa muscolare e favoriscono il flusso di sangue alle vene delle gambe.

Cambiare le abitudini di vita è possibile. Se avete precedenti familiari di trombosi, allora è il momento di prendervi cura di voi, di scegliere bene il tipo di dieta da seguire e di adottare uno stile di vita più attivo.

Soggetti a rischio

Sebbene il rischio di trombosi venosa profonda non possa essere eliminato completamente, può essere ridotto in più modi, attraverso immobilizzazioni non prolungate, farmaci anticoagulanti e calze elasto-compressive adeguate. 

La comparsa di una trombosi è favorita dalla mancanza di movimento, ad esempio quando si è costretti a trascorrere un lungo periodo a letto per una malattia o un infortunio. Anche le donne in gravidanza sono tendenzialmente più colpite. 

I sintomi cambiano a seconda della parte del corpo o dell’organo colpito. La fase di insorgenza è spesso asintomatica: a maggior ragione è importante non trascurare la presenza dei sintomi, ma prenderli sul serio. I seguenti disturbi di salute indicano la possibile presenza di una trombosi alle vene profonde delle gambe e del bacino.

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