L'attività fisica è importantissima per migliorare la propria salute ed evitare malattie quali ictus, diabete, cancro e malattie cardiovascolari. Fare movimento aiuta a mantenere il peso nella norma, sviluppa relazioni sociali nuove, migliora l'umore e previene molte malattie. Per attività fisica si intende "qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia maggiori a quello in condizioni di riposo" oltre che allo sport vero e proprio.

L'esercizio fisico è utile però dal punto di vista terapeutico se effettuato con metodo e frequenza costanti, altrimenti è molto difficile trarne benefici. Bisogna sempre stare attenti a non "strafare": sforzi estremi, infatti favoriscono la possibilità di arresto cardiaco e i casi di morte improvvisa, soprattutto in persone non allenate o con problemi fisici già in essere. Una camminata con un ritmo sostenuto è l'attività più accessibile per quasi tutte le persone.

Si considera che 5000 passi giornalieri (circa 3km) sono la misura ideale minima per mantenersi attivi e in buona salute cardiovascolare.

L'alimentazione scorretta causa sovrappeso ed obesità, facendo aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori. L’alimentazione deve essere prima di tutto varia ed equilibrata. Varia: devono essere presenti tutti i nutrienti o principi nutritivi. Equilibrata: i nutrienti non devono essere né in difetto né in eccesso. L’energia che ricaviamo da ciò che mangiamo deve essere adeguata all’energia che consumiamo nel corso della giornata.

Bisogna fare anche molto attenzione alle scelte, ossia non è gravosa solo la quantità ma la dalla qualità del cibo che si mette nel piatto. Serve poi l’energia per tutto ciò che si aggiunge in termini di attività fisica. Le calorie necessarie per muoversi e fare sforzi fisici. Dal lavoro, agli spostamenti fino alle eventuali attività sportive.

Per prima cosa con gli alimenti non dobbiamo inserire nel nostro corpo più benzina (energia, calorie) di quella che utilizziamo. Inoltre come già accennato, non tutti i nutrienti sono uguali. Ci sono alimenti che forniscono più calorie e alimenti che ne forniscono meno. Vanno prediletti i cibi che forniscono meno calorie. Cioè a bassa densità calorica.

L’assunzione di alcol ha un impatto su differenti sistemi dell’organismo, come il sistema nervoso centrale, il tratto gastrointestinale, organi ematopoietici e il sistema cardiovascolare. L’eccessivo e cronico consumo di etanolo può associarsi infatti a insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione arteriosa, accidenti cerebrovascolari, aritmie, morte improvvisa; rappresenta la prima causa di cardiomiopatia dilatativa secondaria non ischemica nei paesi occidentali ed è responsabile di circa un terzo dei casi della stessa.

Poiché si stima che circa il 10% della popolazione adulta assumi alcol in quantità superiore al bere moderato, i danni sul miocardio rappresentano un importante problema sanitario. Il problema può risultare sottostimato, le cardiomiopatie si riscontrano comunemente nei soggetti asintomatici dediti cronicamente all’alcool. È stato inoltre dimostrato che senza una completa astinenza nei pazienti che hanno già sviluppato una cardiomiopatia, la mortalità a 4 anni può arrivare al 50% dei casi.

Il fumo passivo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. L’esposizione sul posto di lavoro e/o negli ambienti familiari, aumenta il rischio cardiovascolare di circa il 30%. Sebbene il tasso di fumatori sia in calo in Europa, rimane molto alto ed è in aumento tra le donne, gli adolescenti e le persone socialmente svantaggiate. I fattori di rischio associati al fumo mostrano una relazione dose-risposta, tuttavia non esiste un limite minimo per gli effetti deleteri quali, per esempio, arteriosclerosi e fenomeni trombotici.

Chi non fuma ha un’aspettativa di vita di ben 10 anni superiore rispetto ai fumatori. Chi smette di fumare respira subito meglio, si accorge di avere più forza e di essere più attivo. Si riducono inoltre i rischi di malattie circolatorie, cardiache e polmonari. È sempre il momento giusto per smettere di fumare, ma lo è in particolar modo durante la gravidanza per non danneggiare la salute del nascituro. Anche dopo la nascita del bambino è importante non fumare poiché l’esposizione al fumo passivo ha effetti dannosi.

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