E' una patologia che ha lunghe radici nel tempo infatti anche le civiltà antiche soffrivano di insufficienza venosa e ancora di più la civiltà odierna dove l'uomo ha perso l'abitudine a camminare usando le gambe solo come appoggio e non per fare esercizio fisico. La malattia venosa non è un problema di natura estetica ma aumenta del 50% il rischio di tromboembolismo venoso TEV.

Per curare l'insufficienza venosa ci sono vari strumenti e le varie terapie si dividono in conservative e ablative e le principali sono i trattamenti endovascolari quindi non più lo stripping che rimane una tecnica obsoleta. I trattamenti a radiofrequenza e laser sono indicati per i grossi tronchi safenici.

La più indicata terapia endovascolare si basa sullo stesso principio di "irritare" l'endotelio con un mezzo chimico anzichè con la radiofrequenza. Si chiama "Foamscleroterapia delle varici" che trova come indicazione principale assoluta per le varici extrasafeniche (le varici tortuose) fino ad arrivare ai capillari. Tra i trattamenti conservativi c'è l'elastocompressione.

Quando dobbiamo trattare una varice in territorio safenico anteriore di solito la maggior parte dei casi nelle struttura pubbliche si opta per un intervento chirurgico "lo stripping". Non tutte le varici si possono trattare con la foam infatti ci sono delle indicazioni ben precise che fanno si di catalogare per bene quali percorsi di trattamento seguire per ogni caso specifico.

In Italia si continua a trattare le vene varicose con lo stripping ma come succede per molte tecniche chirurgiche con il tempo diventano obsolete. Infatti le tecniche nuove devono migliorare la salute del paziente e rendere l'intervento meno invasivo possibile. 

Nel mondo si è consolidato l'uso della "foamscleroterapia" la quale è nata a cavallo tra il 1997/98 e la suo lozione ci consente di sclerotizzare vene più voluminose con un dosaggio farmacologico molto inferiore rispetto ai primi tempi di sperimentazione. La tecnica è stata perfezionata da tre dottori Italiani Dott. Frullini, Dott. Cavezzi, Dott.Tessori, tre pionieri flebologi che hanno messo a punto la tecnica della schiuma e quella dell'inoculazione in vena.

Paradossalmente è usata in tutto il mondo questa tecnica meno che in Italia o meglio pochi professionisti del settore la utilizzano. In Italia facciamo ricorso alla chirurgia perchè lo stato la rimborsa, instaurando un meccanismo per cui la struttura sanitaria pubblica è ferma ancora alla vecchia tecnica dello stripping altamente costosa rispetto alla sclerotizzazione delle varici.

Considerando che un intervento di questo tipo ti ferma a casa per circa cinque giorni, le terapie endovascolari come ad esempio radioferequenza, laser terapia e foamscleroterapia ti permetto di recuperare in tempi più stretti, ma l'unica dal recupero immediato è la foam.

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